Scoperto buco nel mare più profondo al mondo: cosa è stato trovato al suo interno

Svelato il segreto degli abissi: cosa hanno trovato gli esploratori nelle profondità del buco marino più profondo mai registrato?

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Nelle acque apparentemente tranquille della Baia di Chetumal, lungo la costa sud-orientale della Penisola dello Yucatan, in Messico, giace un segreto sconosciuto che sta ormai catturando l’attenzione degli scienziati di tutto il mondo. Un’enorme voragine sottomarina, conosciuta come Taam Ja’ Blue Hole, ha recentemente attirato l’interesse della comunità scientifica come il più profondo buco blu mai scoperto. Ma quali misteri cela questo “buco nel mare”?

Taam Ja’: il buco nel mare più profondo al mondo

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il Taam Ja’, il cui nome in lingua maya significa “acque profonde”, fu casualmente scoperto nel 2003 da un pescatore subacqueo del luogo. Mentre inseguiva una cernia, l’uomo si trovò improvvisamente di fronte all’imboccatura del buco blu, situata a soli 5 metri sotto il livello del mare.

Nonostante questa scoperta, il Taam Ja’ è stato in gran parte ignorato dai più fino a quando il figlio del pescatore non cominciò a collaborare con l’oceanografo universitario Juan Carlos Alcérreca-Huerta. Quest’ultimo, ispirato dalle racconti del giovane, decise di esaminare più attentamente l’area circostante, rimanendo completamente sorpreso dai risultati ottenuti.

Quanto è profondo questo ‘buco nel mare’?

Le vere e proprie esplorazioni, quindi, sono cominciate solo nel 2021. Ma le più recenti misurazioni del 2023 rivelano che questa struttura geologica si estende per oltre 420 metri sotto il livello del mare, superando di gran lunga ogni altro buco blu noto fino ad oggi, inclusi i famosi Blue Hole di Belize e del Mar Cinese Meridionale.

La sua vastità e la sua profondità hanno reso Taam Ja’ un enigma irrisolto per gli studiosi, che si sono dedicati a esplorarne i segreti nascosti.

Come è avvenuta la misurazione della profondità del Taam Ja’?

Un’audace spedizione scientifica, composta da esperti subacquei e geologi marini, si è avventurata nelle tenebre delle profondità oceaniche il 6 dicembre 2023 per indagare sul mistero del Taam Ja’ Blue Hole. Utilizzando tecnologie all’avanguardia, come sofisticati profiler CTD, gli esploratori hanno raccolto dati cruciali sulla composizione dell’acqua e sulla struttura geologica sottomarina.

Ciò che hanno scoperto ha sorpreso anche i più esperti. Nonostante gli sforzi dell’equipaggio, il fondo del Taam Ja’ Blue Hole è rimasto inaccessibile, lasciando aperte molte domande sulla sua vera profondità e sulla sua origine. I dati raccolti hanno inoltre rivelato strati d’acqua che mostrano caratteristiche peculiari, simili a quelle del Mar dei Caraibi e delle lagune costiere vicine, suggerendo una connessione intricata con l’oceano circostante.

Cosa si nasconde nel buco nel mare più profondo del mondo?

Ma le sorprese non finiscono qui. Gli scienziati ipotizzano che all’interno del Taam Ja’ Blue Hole potrebbe nascondersi molto più di una semplice formazione geologica. Le somiglianze con altri ecosistemi marini della regione indicano la possibilità di una ricca biodiversità sottomarina, fino ad ora inesplorata. Una prospettiva, questa, ha acceso la curiosità degli studiosi, che si preparano ad affrontare nuove sfide e a fare scoperte senza precedenti nelle profondità oscure del Taam Ja’ Blue Hole.

Secondo quanto riportano gli esperti di tutto il mondo, infatti, l’importanza di questa scoperta va oltre la sola geologia o la biologia marina. Il Taam Ja’ Blue Hole potrebbe rappresentare un laboratorio naturale unico al mondo, offrendo preziose informazioni sulla formazione delle barriere coralline, sull’evoluzione delle specie marine e sulle dinamiche degli ecosistemi sottomarini. La sua esplorazione promette di aprire nuove prospettive scientifiche e di alimentare la nostra comprensione del delicato equilibrio che regola la vita negli abissi oceanici.

Il Taam Ja’ Blue Hole è una dolina marina: cosa sono?

Il “buco nel mare” Taam Ja’ rientra nella categoria delle “doline marine”. Esse non sono altro che enormi voragini sommerse sul fondale oceanico, con caratteristiche simili alle doline presenti sulla superficie terrestre. La loro genesi è associata a fenomeni di carsismo verificatisi in epoche geologiche remote, quando il livello del mare era notevolmente più basso di oggi.

Durante quel periodo, l’acqua piovana e i corsi d’acqua sotterranei erodevano gradualmente le rocce calcaree, dando vita a un intricato sistema di grotte e cavità sottomarine. Con il successivo innalzamento del livello del mare, queste formazioni carsiche furono sommerse dalle acque marine, trasformandosi nelle imponenti doline marine che osserviamo in epoca moderna.

Tra le più famose doline marine oltre al Taam Ja’ Blue Hole possiamo annoverare le seguenti:

  • Yongle Blue Hole: situata nelle isole Paracelso, in Cina, profonda 300,89 metri.
  • Dean’s Blue Hole: situata alle Bahamas, con una profondità di 202 metri.
  • Great Blue Hole: situata in Belize, famosa per la sua bellezza e ricca di vita marina, profonda 123 metri.
  • Blue Hole: situata nel golfo di Aqaba, con una profondità di 100 metri.

Cosa nascondono le doline marine finora conosciute

La dolina marina Yongle, rinominata “Dragon Hole”, una volta considerata la più profonda del suo genere, ha un’impressionante profondità di 300,89 metri, cedendo il primato solo di recente al Taam Ja’ Blue Hole.

Scoperta nel 2002 da un gruppo di ricercatori cinesi, il suo nome è un omaggio all’imperatore Yongle della dinastia Ming. La sua fama si estende oltre la comunità scientifica, attirando subacquei da tutto il mondo che si immergono per ammirare le formazioni rocciose uniche e la ricca biodiversità che la popola. La dolina ospita una vasta gamma di coralli, spugne, pesci e persino squali, offrendo uno spettacolo subacqueo indimenticabile.

Il Dean’s Blue Hole, situato nelle Bahamas, arriva a una profondità di 202 metri. Il suo fondo è stato esplorato per la prima volta da Jim King nel 1992, e da allora è diventato una tappa obbligata per subacquei e apneisti che vogliono mettere alla prova le proprie abilità. La dolina è rinomata per i suoi record di immersioni in apnea. La sua bellezza e sfida hanno reso il Dean’s Blue Hole una destinazione iconica per gli amanti del mare.

Il Great Blue Hole, situato al largo della costa del Belize ha una profondità di 123 metri. Dichiarato sito del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, è un paradiso per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling. La sua formazione risale all’ultima era glaciale, quando si presentava come una grotta calcarea. Con l’innalzamento del livello del mare, la grotta si allagò, il tetto collassò, e nacque il magnifico scenario sottomarino che oggi incanta i visitatori. Il Great Blue Hole vanta una ricca vita marina, con coralli, spugne, pesci, squali e tartarughe marine che popolano le sue acque cristalline.

Il Blue Hole, nel golfo di Aqaba al largo della costa della Giordania, raggiunge una profondità di 100 metri. Pur essendo una meta ambita per le immersioni e lo snorkeling, il suo nome è purtroppo associato a una triste reputazione. Conosciuto come il luogo d’immersione più pericoloso al mondo e soprannominato per questo “Cimitero dei sub“, il Blue Hole è stato teatro di numerosi incidenti. Molti di questi sono attribuiti ai tentativi dei sub di individuare il tunnel attraverso la barriera corallina che collega il Blue Hole al mare aperto, un’impresa estremamente rischiosa a causa della profondità e dei pericoli associati alla narcosi da azoto. La sua bellezza è innegabile, ma la sua pericolosità richiede un rispetto totale da parte di coloro che si avventurano nelle sue profondità.

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